STOP LOOK WAVE

STOP LOOK WAVE

UNASCA-VOLVO TRUCKS – STOP LOOK WAVE

Unasca ha aderito alla campagna di educazione stradale STOP LOOK WAVE lanciata da Volvo Trucks e realizzata in Italia da Dracma Educational.

Ogni anno, nel mondo, più di 260.000 tra bambini e ragazzi di età inferiore a 19 anni muoiono in incidenti stradali e ancora troppi di questi incidenti vedono coinvolti camion e autobus, come riportano i dati di Commission for Global Road Safety.

Insegnare ai bambini come comportarsi nel traffico può contribuire a salvare molte giovani vite.
Per questo Volvo Trucks ha ideato la campagna internazionale «Stop Look Wave», lanciata nel 2015 con lo scopo di sensibilizzare i bambini di tutto il mondo su come agire in sicurezza nel traffico. Negli anni ha coinvolto oltre 100.000 bambini, fornendo loro un valido corso di sicurezza stradale, non solamente teorico, ma anche pratico.

«Stop Look Wave», che letteralmente vuol dire: «fermati, guarda, fai un cenno con la mano», è ideato in modo da aiutare genitori, insegnanti, organizzazioni e autorità a fornire ai bambini un’efficace educazione stradale tramite divertenti attività interattive ed esercitazioni pratiche. La partecipazione è gratuita, così come tutto il materiale della campagna, che può essere utilizzato da chiunque.

regia che i bimbi hanno potuto esplorare con l’aiuto degli esperti, capendo qual è il punto di vista di chi è alla guida di un camion.

In Italia sono 39 i bambini vittime della strada nell’ultimo anno (dati 2022 divulgati da Asaps): 18 bambini erano trasportati in auto (46,1%), 3 erano ciclisti, 15 pedoni e 3 su ciclo-moto. Da 0 a 5 anni la fascia d’età più colpita con 18 vittime, 11 fra gli 11 e i 13 anni, 10 decessi da 6 a 10 anni.

Unasca ha partecipato all’evento finale in diverse località italiane fornendo formatori appositamente preparati a dialogare con i bambini, allestendo stand, area giochi didattici e momenti di incontro.

Inoltre si è impegnata a riprendere il tema dell’attraversamento, dell’angolo cieco e dei pericoli connessi con gli autisti professionali che frequentano le autoscuole per i corsi delle patenti superiori e della carta di qualificazione del conducente, per affrontare il problema dal punto di vista dell’autista.